Bonus 110% sempre più in bilico, anche il Senato cancella la proroga al 2023
Un altro pasticcio per la proroga al 2023
Proroga al 2023 addio? Ma addio anche all’estensione del maxi bonus 110% ad alberghi, capannoni, studi professionali?
«Nella maggioranza c’è accordo sull’estensione del superbonus». Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli sembra ormai l’unico convinto. Perché nella realtà, le cose vanno in una direzione molto diversa: il Senato ha infatti stralciato ogni riferimento alla proroga dal testo di quel decreto Sostegni che invece doveva essere il veicolo normativo per sancire la proroga di un altro anno della maxi detrazione fiscale per la riqualificazione degli immobili.
Patuanelli, a parole, si è infatti limitato a confermare che «il superbonus sarà esteso a tutto il 2023», facendo però riferimento al solo «impegno del presidente del Consiglio», e senza aggiungere nuove iniziative concrete a supporto della tesi della proroga.
E il Senato ieri ha infatti decisamente sancito un’altra intenzione: il Superbonus 110% non verrà prorogato al 2023. Il disegno di legge che dovrebbe convertire il Dl 41/2021 (Decreto Sostegni) ha subito forti modifiche in seguito all’approvazione di un maxiemendamento, che poi di fatto sarà sostitutivo dell’intero disegno di legge.
Il testo dell’emendamento parla molto chiaro: stralciata la proroga e annullati quindi sia la proroga al 2023 sia l’ampliamento delle aree d’intervento del superbonus 110%.
Malgrado la bocciatura resta comunque ancora accesa la speranza di un possibile lieto fine per la proroga al 31 dicembre 2023. Se non altro per le rassicurazioni fornite dallo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi: “Il governo si impegna a inserire nel disegno di legge di Bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici”.
A questo punto per il Superbonus 110% c’è la possibilità di vedere la proroga al 2023, ma solo se inserita nella prossima legge di Bilancio per il 2022. E naturalmente ancora da chiarire se questo allungamento di altri dodici mesi comporterà anche il recupero dell’ampliamento delle aree di intervento. Questo perché, insieme, alla proroga è stata stralciata ieri decreto Sostegni anche la possibilità di estendere il bonus agli studi professionali, agli alberghi, ai capannoni e agli edifici privi di impianto di riscaldamento.
Confermata invece una delle novità, la partecipazione dell’IVA non detraibile al tetto spesa. Una differenza che tuttavia risulterà pressoché irrilevante per i privati, ma che andrà a influire unicamente sulle Partite Iva.
A consolazione e come ultima spiaggia, ora si aspetta il decreto Semplificazioni: è in questo testo, annunciato come la sede in cui introdurre le norme per eliminare numerose delle complicazioni amministrative e burocratiche che stanno intralciando il percorso del bonus 110%, sono destinate anche le modifiche per limitare le asseverazioni e l’avvio dei lavori con edifici in attesa di sanatoria. Tutte ipotesi, comunque, che ora vedono come nuova possibile e forse ultima via quella dei decreti Semplificazioni che accompagneranno il Pnrr e che dovrebbero essere approvati entrio la fine dell’anno.