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Bonus 110%, la cessione si incaglia sul tipo di lavori: ordinari o straordinari

Bonus 110%, la cessione si incaglia sul tipo di lavori: ordinari o straordinari

Le opzioni da scegliere sui lavori: cessione o sconto in fattura

L’intervento di manutenzione su un immobile è da considerare un lavoro ordinario o straordinario?
Questa è una domanda che si stanno ponendo in molti di fronte alla progettazione dei lavori che rientrano fra i lavori compresi nel superbonus 110%. Da questa distinzione, infatti, possono nascere problemi e incongruenze rispetto all’accesso all’incentivo fiscale e alle relative opzioni di cessione e sconto.

La guida dell’Agenzia dell’Entrate, nel suo ultimo aggiornamento su questo argomento (febbraio 2021), dettaglia con precisione quali siano gli interventi per i quali è possibili optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura. Tra questi sono previste le opere di recupero del patrimonio edilizio previsto dal Tuir, il Testo unico dell’imposta sui redditi. In particolare si tratta degli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari, nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici.

Da una parte quindi, si parla di manutenzione straordinaria degli appartamenti che compongono il condominio, dall’altra di manutenzione ordinaria sulle parti comuni. Ma quale tipologia di lavoro rientra in un caso o nell’altro? In sintesi si può definire ordinario l’intervento che non riguarda le opere strutturali della dimora, ma contribuisce a mantenere efficiente la struttura, gli impianti e gli infissi. La manutenzione straordinaria, invece, raccoglie tutte quelle opere che contribuiscono a una riqualificazione sostanziale dell’immobile, con interventi sulla muratura, modifiche di parti strutturali o rifacimento del soffitto.

Il confine, in realtà è più sottile di quanto sembra, perché nel concetto di manutenzione rientrano sia la pulizia di impianti e sistemi, sia interventi più consistenti, come la sostituzione di pezzi danneggiati. E ancora, interventi che in ambito edilizio sono da considerarsi ordinari come la verniciatura di una facciata, in ambito condominiale rientrano invece nella manutenzione straordinaria. Rispetto agli interventi trainanti del superbonus 110% è possibile affermare che la sostituzione della caldaia rientra fra gli interventi di manutenzione straordinaria, mentre dubbi maggiori possono nascere in merito all’intervento sugli infissi.

Cambiare una finestra mantenendo identiche le ante, infatti, rischia di rientrare nella definizione di manutenzione ordinaria, mentre se alla stessa finestra si introduce un elemento di novità come un diverso meccanismo di apertura, allora la sostituzione può essere registrata come straordinaria. Sono sempre considerate straordinarie, invece le operazioni su infissi che comportano l’allargamento, l’apertura o modifica della forma delle finestre esterne, la sostituzione con finestre di sagoma, materiale e colori diversi, l’installazione di finestre blindate, l’apertura o sostituzione di lucernari con altri con sagoma e colori differenti o la trasformazione da finestra a porta finestra.

Nello specifico, ogni dubbio nato dalla differenza fra intervento ordinario o straordinario, in particolare modo sugli infissi, può essere facilmente chiarito dalla stessa guida delle Agenzie delle Entrate.

Fra gli interventi per i quali è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, infatti, ci sono quelli che comportano la riqualificazione energetica rientrate nell’ecobonus, previsti dall’articolo 14 del decreto legge numero 63/2013.

In questo caso rientra pienamente la sostituzione degli impianti di riscaldamento e delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici e quelli finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico.