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Cessione del credito: ecco come si comunica al Fisco

Cessione del credito: ecco come si comunica al Fisco

Nuovo software e procedura solo telematica

Aggiornato il software di compilazione per la comunicazione di cessione del credito o sconto in fattura per le detrazioni fiscali al 110%.
Dopo la pubblicazione delle nuove istruzioni e le nuove regole per il visto di conformità, ora l’Agenzia delle Entrate, ha ulteriormente aggiornato le procedure informatiche per comunicare all’Agenzia delle Entrate quale delle due opzioni - sconto in fattura o cessione del credito - si è scelta per beneficiare degli sgravi fiscali.

La comunicazione fa fatta esclusivamente in via telematica, e solo a partire dal 15 ottobre 2020, utilizzando la procedura informatica disponibile nell’area riservata Entratel/Fisconline.
Dopo l’autenticazione, è possibile accedere alla procedura seguendo questo percorso:
La mia scrivania / Servizi per / Comunicare e poi selezionando “Comunicazione opzione cessione/sconto - ecobonus e sismabonus (singole unità immobiliari).

Per l’utilizzo della procedura, è disponibile il relativo manuale utente - in versione pdf (il manuale lo trovi allegato a questo articolo).
Come riportato sul portale dell’Agenzia, va ricordato anche qui che le operazioni effettuate tramite la procedura non costituiscono gli atti di cessione dei crediti e le transazioni intervenuti tra le parti, ma rappresentano le comunicazioni delle cessioni e delle transazioni già avvenute, affinché le stesse siano efficaci nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

I dati dei crediti ceduti sono resi disponibili per l’accettazione da parte dei cessionari. Attraverso la “Piattaforma cessione crediti”, i cessionari potranno accettare, o rifiutare, i crediti ricevuti. Nel primo caso, i crediti accettati saranno visibili nel “Cassetto fiscale” del cessionario e potranno essere utilizzati in compensazione tramite modello F24. In alternativa, sempre tramite la medesima piattaforma, i crediti possono essere ulteriormente ceduti ad altri soggetti.

È utile ricordare che l’opzione tra cessione del credito e sconto in fattura può essere esercitata con riferimento alle seguenti tipologie di interventi:
recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, recupero o restauro della facciata degli edifici, installazione di impianti fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Quindi, nel caso in cui il contribuente decida di non avvalersi della possibilità di scaricare dalle tasse in 5 quote annuali l’importo derivato dal superbonus al 110%, può optare per un contributo, sotto forma di “sconto in fattura”, vale a dire di uno sconto praticato dal fornitore dei lavori (sempre che questi dia il proprio consenso).
Se il contribuente opta per lo sconto, il fornitore lo recupero sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in F24 o ulteriormente cedibile ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. In alternativa allo sconto in fattura il contribuente può optare per la “cessione del credito”, vale a dire la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta. Questa “cessione del credito” può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti) e, non ultimo, di istituti di credito e intermediari finanziari.